Dal prossimo venerdì verrà aperta una serie di contest, con cadenza regolare ogni due settimane [per motivi organizzativi è stata modificata la frequenza, rimane fissa però l'apertura di venerdì], dedicata alla ricerca dello straordinario nell'ordinario, ogni contest di questa serie sarà identificato con Wonderland (il paese delle meraviglie di Alice). Questi temi saranno ispirati ad un workshop che ho seguito anni fa a New York e parzialmente riadattati per questo sito.
Non metterò la regola del "vietato fotomontaggi" perché risulta solo una perdita di tempo per me cercare di rincorrere chi vuole imbrogliare. L'obiettivo però è di trovare veramente qualcosa di speciale, che rispetti il tema proposto, nel mondo di tutti i giorni, quindi sconsiglio i fotomontaggi o l'utilizzo di filtri o effetti speciali artificiali, perché vi rovinerebbero il divertimento.
Non ho mai sentito il bisogno di migliorare il mondo nelle mie foto perché il mondo è già abbastanza spettacolare così com'è. (William Eggleston)
Durante il workshop ci sono stati presentati moltissimi autori, ne riporto un paio e collego i libri che conosco o che reputo migliori.
William Eggleston
Interessante anche il libro Polaroid SX-70, la riproduzione di un album con 56 fotografie scattate con questa macchina fotografica cult. Ovviamente Eggleston si è occupato anche di altro, ad esempio di ritratti, pubblicati nel libro Portraits.
Joey Meyerowitz
Ho scelto le fotografie che vedrai in questo libro con la speranza che le cose che vi troverai ti spingeranno ad aprire gli occhi e la mente, a guardare il mondo intorno a te sotto una nuova luce. Queste fotografie di persone e di animali, di paesaggi e di vita di strada sono piene di ironia, mistero, sorpresa e mostrano che qualsiasi istante, in qualsiasi giorno, è in grado di illuminare la tua mente con il lampo dell'intuizione. Quel momento, quello sguardo e come un risveglio.
Come ho detto, la serie Wonderland l'ho proposta con uno scopo preciso e ci ho scritto questo articolo, poi se voi volete fare altro siete liberi, proprio perché non ho voglia di stare a rincorrere chi non vuole rispettare le regole proposte. Se volete farla diventare una gara di photoshop per me è indifferente, basta non vi lamentiate (perché poi in ogni caso o in un modo o nell'altro qualcuno si lamenta sempre).
Chi partecipa con rispetto semina e raccoglie ... e solo la professionalità e i confronti maturi possono appagare i lavori e i capolavori dei semplici amatoriali fino ai grandi professionisti dello scatto
Sono d'accordo con chi precedentemente ha scritto che sperare nel purismo in un contest chiamato fiaba è un paradosso, come è un paradosso dire che è un gioco e si spera che tutti mettano su perfetti set fotografici per ottenere un singolo scatto per evitare di essere etichettati come taroccari.
Poi che questa pratica esiste da 100 anni è forse un dettaglio che a molti fa piacere non ricordare.
E' solo la mia idea